Nel corso degli anni ci sono state molte teorie volte a spiegare gli effetti prodotti dall’ AIT Berard.
Nessuna di queste teorie è stata al momento provata.
Di seguito vengono riportate le più interessanti.
Teoria dell’orecchio medio
ANATOMIA E FUNZIONAMENTO DELL’ORECCHIO MEDIO
L’orecchio medio contiene le 3 ossa più piccole (martello, incudine e staffa) e due dei muscoli più piccoli del corpo. Quando il suono entra nell’orecchio esterno e colpisce il timpano, la sua vibrazione fa muovere il martello, che a sua volta muove l’incudine, che muove la staffa. La vibrazione della staffa colpisce la finestra ovale della coclea che provoca il movimento del fluido al suo interno. Le minuscole cellule ciliate al suo interno si flettono così il nervo uditivo interpreta i vari suoni. I due muscoli dell’orecchio medio, il tensore del timpano e lo stapedio, hanno il compito di procurare un’adeguata tensione degli ossicini. Inoltre, quando vengono esposti ad un suono forte, i due muscoli reagiscono insieme e questo, a sua volta, limita il movimento degli ossicini. Il risultato è che la staffa colpisce la coclea (orecchio interno) con una forza limitata. Questo è conosciuto come riflesso acustico e serve per proteggere la persona da suoni forti e dannosi.
Esistono due teorie che si concentrano sul ruolo dell’orecchio medio per spiegare il beneficio ricevuto dall’AIT Berard:
- La prima è che la tensione muscolare non sia adeguata al funzionamento corretto dell’orecchio medio. Il metodo AIT Berard esercita e rinforza i muscoli dell’orecchio medio che a loro volta inducono ad una corretta quantità di tensione muscolare e ad un’efficace trasmissione del suono.
- La seconda teoria è che il muscolo tensore del timpano e lo stapedio non lavorino più insieme per produrre il riflesso acustico. Questo potrebbe essere conseguente ad un trauma o ad un’infezione dell’orecchio medio. Attraverso l’ascolto di una musica molto stimolante, modulata, i due muscoli sono portati ad un buon allenamento e come risultato
iniziano a lavorare insieme per provocare il riflesso acustico.
Teoria del sistema cerebellare vestibolare
Il sistema cerebellare vestibolare CVS è il centro cerebrale dell’elaborazione senso-motoria. È costituito dal sistema vestibolare e dal cervelletto che è collegato all’orecchio interno dal nervo vestibolare.
Il CVS è responsabile dell’elaborazione sensoriale, compresi udito e visione, della coordinazione dei movimenti motori volontari ed involontari e del controllo del senso dell’equilibrio, della direzione, del tempo e del ritmo. Regola anche l’ansia.
Il malfunzionamento del CVS può causare diversi sintomi e comportamenti: problemi dell’udito e della visione, dell’equilibrio, della coordinazione, risposte anormali al movimento, problemi con il senso del tempo e della direzione, scarsa concentrazione e memoria, iperattività, difficoltà nelle prestazioni scolastiche e aumento dell’ansia.
L’AIT Berard potrebbe essere un metodo che fornisce una stimolazione al CVS per aiutare la riorganizzazione del sistema malfunzionante. La teoria CVS spiegherebbe perché con l’AIT avvengano così tanti cambiamenti che apparentemente non sembrano riguardare il sistema uditivo o specificatamente l’appiattimento del profilo uditivo. Spiegherebbe perché gli individui riferiscono, ad esempio, di poter gustare e odorare meglio e non siano più sulla difensiva a livello tattile.
Supporterebbe inoltre le affermazioni di un miglior equilibrio, una coordinazione motoria adeguata e una grafia più chiara. Spiegherebbe anche i miglioramenti del contatto oculare, della coordinazione occhio/mano e dell’allineamento oculare.
Effetto calmante della musica
Uno dei cambiamenti più frequentemente riportati è una calma globale nell’ascoltatore.
All’interno della parola effetto calmante possiamo fare entrare: un sonno migliore, l’aumento dei tempi di attenzione, la diminuzione dell’ansia e dell’iperattività. Spesso si sente dire “La musica calma un animale feroce”.
Dal momento che la modulazione dell’AIT è stimolante, sembra possibile che l’intensità associata all’AIT in qualche modo calmi il sistema di eccitazione della persona. La persona è più abile ad apprendere, una volta che è in grado di calmarsi e prestare attenzione al proprio ambiente.
Teoria della riorganizzazione sensoriale
Il dottor M. Kaplan ha suggerito una teoria che può essere applicata anche ad altri sistemi sensoriali. Si crede che il sistema uditivo possa svilupparsi in maniera anomala per problemi genetici, durante la gravidanza e/o per esperienze della prima infanzia. Il dottor Kaplan suggerisce che il sistema uditivo sia organizzato in un modo non funzionale e strutturato in alcune persone con disturbi dello sviluppo.
Come gli altri sensi nel corpo il sistema uditivo è molto adattabile e può cambiare se gli si forniscono appropriati stimoli e strutture.
Durante le sessioni di ascolto AIT il sistema uditivo è stimolato in modo da essere messo in uno stato di mutazione continua, scompiglio o caos. Dopo il completamento delle sezioni d’ascolto il sistema uditivo si riorganizza di solito in modo più naturale strutturato e funzionale, più efficace.