LE VOSTRE ESPERIENZE
Inoltre tramite Marianna abbiamo iniziato la riabilitazione sensoriale con il metodo Delacato.
Non avremmo potuto trovare una Professionista migliore: oltre ad una grande competenza, umiltà e umanità, ci siamo imbattuti in una Persona sempre in crescita e sempre alla ricerca di approfondimenti per dare ai suoi pazienti un approccio completo, che guarda agli stessi sotto tutti i punti di vista.
Un approccio di questo tipo non può fermarsi alla “diagnosi” e alla facciata ma deve prendere atto di tutto il contorno.
Il solo fatto che non si faccia chiamare Dottoressa, ma Marianna, per i bambini e per i genitori è come se non esistano muri, ma si è tutti sulla stessa linea per poter agire e lavorare insieme al benessere del paziente.
Da genitore che ha a che fare con la grave disabilità della figlia fin dalla nascita, ho provato sulla mia stessa pelle cosa significa avere a che fare con Professionisti umili, poliedrici che vanno sempre alla ricerca di completezza, e Dottori che non vedono oltre la diagnosi e oltre la loro nomina.
Credo fermamente che dobbiamo dare una possibilità ai nostri figli senza pregiudizi.
Da ultimo ma non meno importante, la validità dei metodi che è riscontrabile fin dalle prime sedute, e che necessitano comunque di continuità.
L’incontro con la Dott.ssa Marianna Aldovalli, per noi è stata la svolta.
Abbiamo portato nostro figlio da lei nel giugno del 2020. M. aveva quasi 4 anni e fino ad allora non ci era mai stato offerto un percorso logopedico dall’ASL sebbene l’avessimo insistentemente chiesto.
Purtroppo M. è un bambino nato fortemente prematuro, affetto da paresi celebrale infantile che ha comportato principalmente problemi motori ma anche in parte visivi e, fino ad allora, diceva praticamente solo mamma, papà e nanna (che a volte, con fatica, riusciva a declinare in nonno).
Fin da quando aveva poco meno di un anno, abbiamo iniziato a proporgli la CAA, prima con i libri illustrati e poi con qualche immagine per cercare di dargli un canale di comunicazione, tuttavia capivamo che per lui non era la strada giusta… Così abbiamo cercato una professionista che avesse già lavorato con bambini che presentavano le complessità di nostro figlio e che ne tenesse conto nel suo approccio. Grazie al passaparola di alcuni conoscenti abbiamo preso contatti con Marianna anche se dovevamo percorrere un po di km essendo noi di Ferrara.
Non avevamo nulla da perdere e tutto da costruire…
Marianna ha fatto una valutazione molto lunga ed accurata valutando il bimbo sotto vari aspetti e da subito ci ha dato un sacco di indicazioni e un bel bagaglio di compiti da fare ma quando siamo usciti dal suo studio, il bimbo “canticchiava” già il primo fonema …
Il percorso non è semplice: chi pensa di portare il proprio bambino da uno specialista e che basti solo questo per ottenere dei progressi, innanzitutto deve capire che NESSUNO al mondo ha la bacchetta magica. “Se vuoi una mano che ti aiuti, la trovi in fondo al tuo braccio”.
Ci si deve rimboccare le maniche perché occorre lavorare anche a casa seguendo le indicazioni che di volta in volta vengono date. Ma i risultati ci sono ed anche rapidi.
Dopo quella prima valutazione, noi in concreto abbiamo iniziato il percorso terapeutico da settembre 2020 , portando Massimo in studio ogni 15 giorni e lavorando quasi quotidianamente a casa tra una seduta e l’altra. Attività di tipo motorio, sensoriale nonchè lavorando con giochi fonici (un impegno di circa mezz’ora al giorno).
I risultati sono stati quasi immediati: Massimo ha iniziato a dire molte più paroline: finalmente riusciva a declinare nonno, nonna e nanna.
Dopo pochi mesi è arrivato alla grande conquista dell’IO, del dito indice per indicare, il miglioramento della masticazione (mentre prima tendeva a deglutire i bocconi dopo poche masticate) e di conseguenza un miglior regolarità intestinale: variando un po l’alimentazione, su consigli di Marianna, il bambino non ha più avuto bisogno dei microclismi per evacuare.
Così a dicembre del 2020 Marianna ci propone di fare la rieducazione uditiva. Sono sincera ero molto, molto scettica! M. ha vari problemi ma l’unica certezza era che lui ci sentiva bene… anche troppo bene. Ed in effetti ho capito in seguito che questo suo iperudito era un forte elemento di disturbo nella sua concentrazione e quindi era come procedere “con il freno a mano tirato”.
Marianna ci disse che era necessario per M. effettuare quanto prima una sessione di rieducazione uditiva… Giuro, abbiamo fatto un atto di fede: tutto quello che ci aveva proposto, aveva funzionato e così abbiamo deciso di fidarci di lei.
Su nostro figlio ha fatto lo stesso effetto che ha lo stura lavandini per un bagno ingorgato (per rendere l’idea)… l’effetto è stato immediato e sbalorditivo. Ha iniziato a produrre le prime frasi articolando soggetto articolo e verbo. Piccole frasi ma che gli hanno consentito di poter finalmente interagire con i compagni a scuola e relazionarsi con tutti. È diventato più vispo, più attento e non è solo la nostra opinione di genitori ma anche delle maestre a scuola, di amici e parenti.
La strada è ancora lunga e tutta in salita… ma la fatica viene pienamente ripagata specialmente quando tuo figlio ti abbraccia forte e ti dice: “Mamma… tanto bene”.
La prima volta per lei è stato difficile accettare l’uso delle cuffie ed era difficile tenerla calma durante la rieducazione, abbiamo notato però da subito dopo la fine del ciclo una acquistata tranquillità e durante l’anno scolastico un miglioramento dell’attenzione e del minor fastidio nel permanere in ambienti rumorosi, li accettava. Questo ha reso molto più semplice la permanenza in classe.
Nostro figlio P. è stato seguito da Marianna per 3 anni per un disturbo del linguaggio.
Attualmente P. ha iniziato la prima elementare ed è riuscito a mettersi al pari dei coetanei, incredibile se pensiamo a come eravamo partiti!
Siamo estremamente riconoscenti a Marianna.
Ci siamo rivolti a Marianna dopo “un gran giro” di specialisti, tutti noti e qualificati ma che purtroppo non
sono riusciti a risolvere il problema del nostro D. . Dall’età di 3 anni porta gli occhiali più il bendaggio ad
un occhio per un lieve strabismo; all’età di 5 anni D. ci ha espresso di vedere doppio e, nonostante
l’intervento chirurgico che ha subito di lì a poco, la situazione è rimasta tale e quale. Si sono chiaramente
susseguiti parecchi consulti medici su più fronti, nel frattempo abbiamo iniziato la scuola primaria e, potete
ben capire, come sia praticamente impossibile imparare a leggere e scrivere in una situazione di quel tipo,
era come se lui resettasse continuamente ciò che imparava nonostante fosse chiaro che nostro figlio non
avesse e non ha nessun problema cognitivo.
E’ stato angosciante cercare per tanto tempo la chiave giusta poi, ci siamo resi conto, con il primo dettato
di semplici parole, che qualcosa non andava a livello uditivo pur sentendoci perfettamente; è stato lì che, su
consiglio di un’oculista, e dopo aver fatto parecchi esami audiometrici che non avevano evidenziato
assolutamente nulla se non un quadro di assoluta normalità, che siamo arrivati ad un ulteriore consulto,
quello di Marianna. E’ stata la prima a considerare il quadro di D. nella sua totalità, osservando il
comportamento non solo degli occhi ma, e soprattutto, di tutto il suo corpo.
Abbiamo capito subito che la strada da fare sarebbe stata molto impegnativa per noi famiglia e per lui, ci siamo dovuti tirare su le maniche perché molto dipendeva da noi, dalla dedizione e costanza nel praticare quasi quotidianamente un
programma di esercizi motori.
Il problema di D. non dipendeva dagli occhi ma dal loro controllo, lì abbiamo capito che tanti nostri comportamenti nascono per compensare un qualcosa che non funziona come dovrebbe. D. non aveva soltanto un problema di distorsione dell’udito ma tutti i sensi erano coinvolti e si riflettevano sul suo modo di vedere. Il nostro bambino è stato seguito su 3 fronti, uditivo, sensoriale e percettivo, visivo (visual training) e grazie a Marianna siamo riusciti ad incanalare questi 3 programmi, ovviamente anche di altri specialisti, ognuno nel suo campo, tutti nella stessa direzione.
D. ora è un bambino totalmente diverso e, anche se sono consapevole che, con la vita frenetica di oggi.
sia difficile dedicare il tempo necessario ai figli, soprattutto quando si rende necessario, credo anzi, sono
certa, che con l’impegno di “un certo periodo” che varia a seconda delle problematiche del bambino
chiaramente, si può veramente cambiare loro la vita che sia scolastica, sociale o entrambe.
aiutare lo sviluppo del linguaggio, deficitario nella Trisomia 21. C’è stato un percorso preparatorio, non di
facile applicazione, ma che ha permesso alla bambina di poter sopportare l’uso della cuffia per il tempo
necessario alle due sedute quotidiane.
marcatissima irrequietezza notturna.
chiusura, che hanno permesso di verificare la situazione e di valutarla, in itinere per adattare la rieducazione, a conclusione per valutare il risultato.
rumori seppur ancora ne sussistano alcuni che la infastidiscono fino al lamento. Anche l’equilibrio sta piano piano migliorando, visibile nel camminare con i pattini a 4 ruote ad esempio, ma anche sullo stare in piedi su una gamba sola. Oltre all’aumento della produzione di parole, anche le frasi si sono, nel tempo, ampliate sia in lunghezza che in complessità espressiva di ragionamento e di fluidità, seppur questa sia ancora da migliorare.
Una sera, mio figlio Marco, prima di addormentarsi è scoppiato in un pianto inconsolabile. Tra i singhiozzi mi ha detto che non voleva più andare a scuola perché era troppo difficile, le maestre andavano tanto veloce
nelle spiegazioni e c’era troppa confusione in aula. Era da poco più di un mese che aveva cominciato la
prima elementare! L’ho rassicurato dicendo che avremmo fatto di tutto per aiutarlo a superare queste sue paure.
Marco praticamente non scriveva bene, nel dettato si dimenticava di scrivere alcune parole, ometteva delle
lettere all’interno della parola, leggeva a sillabe (per cui molto lentamente). Inoltre era molto insicuro e aveva
tantissima paura di sbagliare oltre a non essere coordinato nei movimenti. Tutto questo nonostante fosse un
bambino molto intelligente e sveglio, con un linguaggio molto forbito rispetto alla sua età!
Abbiamo così cominciato un percorso di logopedia perché ci sembrava la cosa più giusta per affrontare
questa situazione. E durante uno di questi incontri il logopedista ci ha suggerito di fare una visita da una
oculista pediatrica perché, a parer suo, Marco quando leggeva vedeva le lettere “in movimento” e
ovviamente questo non gli consentiva di leggere bene e incideva anche sulla velocità.
L’oculista ci ha così confermato che Marco aveva bisogno degli occhiali e oltre a questo aveva anche delle
difficoltà nella ricezione dei suoni per cui li recepiva storpiati influendo nella scrittura e anche nel linguaggio!
Ci ha consigliato quindi di contattare Marianna, specializzata nella rieducazione uditiva.
Quando l’abbiamo incontrata abbiamo capito che avrebbe aiutato Marco a tutto tondo: all’inizio ha voluto
conoscere in modo approfondito nostro figlio facendoci tante domande, dal parto alle prime esperienze
(gattonare, camminare, prime parole….) che abbiamo poi capito che queste hanno influito poi nel suo
percorso di crescita.
Partendo da questo ha impostato un percorso molto diverso da quello del logopedista perché attraverso
esperienze corporali ha cercato di fargli comprendere lo spazio e di migliorare la sua coordinazione. A
questo ha aggiunto anche la riabilitazione uditiva che consiste nell’ascolto di diversi suoni per mezz’ora due
volte al giorno per 15 giorni. Questa terapia gli ha attivato molto la ricezione: giorno dopo giorno, dopo
l’ascolto, abbiamo visto che lui reagiva attivamente a questi stimoli notando dei miglioramenti visibili già
durante questi 15 giorni. Prima Marco quando sentiva certe parole (ad esempio alla TV) le recepiva storpiate
(come il nome “Putin” lui lo recepiva come Puting!) ora invece li percepisce correttamente.
È da 8 mesi che andiamo da lei e Marco è cambiato tantissimo (confermato anche dalle maestre): ha
acquisto maggior autostima, ha preso maggior confidenza del suo corpo e ha migliorato la sua
coordinazione e l’apprendimento dello spazio ed è migliorato molto nella lettura nel senso che ora legge più
velocemente comprendendone il significato. Sta apprendendo le figure geometriche attraverso il corpo per
cui fa esperienza, ad esempio della circonferenza, facendo dei movimenti con il proprio fisico e così si
diverte e allo stesso tempo apprende.
Gli incontri si svolgono in un ambiente familiare per cui molto accogliente e Marianna è una persona molto
disponibile e pur essendo professionale ha un approccio che definirei “da mamma” per cui Marco è molto
sereno e spesso si fanno anche delle sane risate insieme!
Il percorso è ancora lungo ma vedendo i risultati finora raggiunti siamo sicuri che questa è la strada giusta.
Vuoi sapere se sono la persona giusta per aiutarti?
Se ti interessa saperne di più sul metodo che uso o sui percorsi che offro, se desideri farmi delle domande o fissare un appuntamento con me